GLI ABBRACCI GUARISCONO

Sempre con quella felpa addosso, nonostante l’estate stia arrivando. Le felpe coprono tutto, soprattutto il dolore provocato su dei polsi. Autolesionismo? Si.
Ecco, benvenuti nel mondo di una parte di noi adolescenti. L’autolesionismo, il distruggerci da soli, la nostra “imperfezione”. Entriamo in classe con la certezza di non far scoprire a nessuno quello che nascondiamo, poi la fatidica domanda. “Perché indossi ancora quelle felpe se è quasi estate?!” Solo una domanda. Solo un’altra bugia. “Ho freddo oggi”, ma tutto si ripete. Ma non tutti ci credono, non tutti cascano nella trappola. C’è chi lo capisce e chi, in fin dei conti, è disposto ad ascoltarti e ad aiutarti. Forse, molte volte ti viene da piangere in classe. Non vuoi alla fine, già sei debole, mostrare che è così… non è proprio ciò che si vuole veramente. Ma succede, quando succede è finita. Esci dalla classe per tornare a casa, ma lui ti ferma. L’unica classe che esce a quell’ora è la tua e non puoi evitare di dargli risposte. Ti ha praticamente bloccata e vuole capire il perché di quelle lacrime.
Occhi scuri, che alla fine ti hanno un po’ salvata in quel momento. “Lo puoi capire” … è l’unica cosa che riesci a dire e lui capisce. Capisce perché lo sapeva già. Ti dice che non hai motivo di farlo, che ci sono tutti che ti vogliono bene. Tu non ci credi. “Ci sono io”
Solo lacrime, nessuna parola ma una cosa sola ha salvato quella ragazza. L’abbraccio di un ragazzo che ha deciso di aiutarla nonostante tutto.

E’ un piccolo episodio dove si capisce che, alla fine, è sempre un adolescente che aiuta un altro adolescente a uscire fuori da qualcosa.
Ringrazio questa persona, forse è grazie a lui se riuscirò ad uscirne.

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